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Le finalità generali della
scuola
__________Il
quadro legislativo di riferimento
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Il quadro legislativo di riferimento:
Le finalità generali della scuola
sono definite da un quadro normativo complesso, la cui struttura inizia
a delinearsi con l’entrata in vigore della COSTITUZIONE
REPUBBLICANA (1948) (in particolare negli artt.33 34): "L'arte e la
scienza sono liberi e libero ne è l'insegnamento..."
Art.33: “La repubblica deve contribuire a rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di
fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
impedisce il pieno sviluppo della persona umana”.
Art. 34:“La scuola è aperta a tutti …
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni,
è obbligatoria e gratuita … E’ obbligo della
Repubblica istituire scuole di ogni ordine e grado, a cui corrisponde
il diritto del bambino e della bambina, del ragazzo e della
ragazza, del giovane e della giovane di ricevere un’istruzione
che li metta in condizione di esercitare pienamente i loro diritti
di cittadinanza”
E' con l'art.21 della L. 59/97 e successivo D.P.R. 275/99 conosciuto come "Autonomia scolastica" , che i singoli istituti o le reti organizzative
tra loro costruite sono stati incoraggiati, secondo le loro
scelte educative e didattiche, ad ampliare la loro proposta
di formazione, a ripensare orari e insegnamenti più in
sintonia con gli allievi e il territorio in cui essi risiedono,
a ripensare persino le priorità dei saperi da ‘trasmettere’.
In breve, il D.P.R. ha permesso la diversificazione degli indirizzi
e delle scelte delle singole scuole e ha limitato significativamente
il centralismo della scuola statalizzata, in tal modo aprendo
un percorso di maggiore adattabilità alle esigenze del
territorio.
Più di recente, il Ministero dell’istruzione
ha emanatola legge 53/2003 e un successivo decreto sulla “Definizione
delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia
e al primo ciclo di istruzione” (DLgs. 59/2004). Riprendendo
lo spirito dell’art.1 della legge 53/2003 , esso individua le finalità dei vari
ordini di scuola.
Infine, l’intero Istituto Comprensivo
si è dato un REGOLAMENTO INTERNO (orari di entrata e
uscita, regole di comportamento in situazioni simili, eventuali
sanzioni previste per le violazioni del Regolamento, ecc.) al
quale il personale, gli allievi e i genitori sono tenuti ad
attenersi. Esso è in visione presso tutti i plessi dell’Istituto.
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Il quadro legislativo per:
Scuola
Infanzia
Scuola
Primaria
Scuola
Secondaria I°
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Assieme alla legge 53/2003 e del D.P.R. 275/99 citate nel
testo, i principali riferimenti normativi sono:
1) la Legge istitutiva
della Scuola dell’infanzia e relativi Orientamenti per
la Scuola dell’infanzia del 1991;
2) la Legge 148/90 di
riforma della Scuola Elementare ed i programmi del 1985, ora
per l’appunto superata dalla legge 53/2003;
3) la Legge
del 1963 istitutiva della Scuola Media e i Nuovi programmi del
1979. Rimangono pienamente in vigore il D.P.R. 416/74 sugli Organi
collegiali e la legge 104/91 che ha sancito pienamente l’integrazione
degli allievi disabili.
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